Un giorno d’autunno la incontrai, lei…una di quelle foglie che non si lascia andare al vento!
Ricordo la prima sera che la baciai, era d’inverno e avevo una paura matta di sbagliare, mille domande mi frullavano per la testa, ma quel che mi convinse, furono quegli occhi stregati di ottobre, quando le ultime foglie verdi, cedono il passo al fascino di quei colori che imitano i tramonti creando quell’inspiegabile armonia che ogni anno rinnova la vita.
Fu Van Gogh a benedire la nostra unione, come se quel visionario e meraviglioso artista, dall’impetuoso tormento e dalla folle passione per la sua arte fosse stato un monito, per ricordarci che quando si ama qualcosa o qualcuno si passa la vita a viverla a tutti i costi, anche se il mondo sembra andarci contro.
I suoi occhi, sono parte di quell’arte per me, e non c’è un momento in cui non li scorga tra questi pensieri, come foglie cadenti che mi deliziano la vista, come quei prati autunnali ricoperti da mille tramonti illuminati da raggi dorati, dove in dolcezza e in inerzia resti a contemplare l’ultimo miracolo di un mondo morente.
11 Ottobre: perché ti amo
